SIGNIFICATO CARTE TAROCCHI

I Tarocchi sono formati da due mazzi di carte:
- Gli Arcani maggiori o Trionfi, cioè 22 carte figurate numerate da I a XXI più una carta senza numero.
- Gli Arcani minori, cioè 56 carte divise in quattro semi (coppe, denari, spade e bastoni); ogni seme è formato da dieci carte che vanno dall'Asso al 10 (carte lisce o cartazze) e da quattro carte con Re, Regina, Cavallo e Fante (carte di corte).
In tutto 78 carte. Gli Arcani minori probabilmente derivano dalle naibbe mentre non sono chiare le origini degli Arcani maggiori.Non si sa con certezza l'origine dei Tarocchi origine storica è avvolta nel mistero. Alcune fonti dicono che le sue origini fossero egiziane, altri dicono che viene da Oriente, e altre determinate che era nel Medioevo. Come ripeto,l'origine del'interpretazione delle carte è antica e anche misteriosa. Di sicuro sappiamo soltanto che il più vecchio mazzo di carte è il MULUK WA NUWWAB è arabo, è conservato al museo di Topkapi, a Istanbul, ed è del XIII o XIV secolo: il mazzo era composto da una serie di lamine intarsiate in oro, con 4 "semi"Ogni seme comprendeva 14 pezzi, 10 numerali e 4 figure, per un totale di 56 carte.
Agli arabi il gioco delle carte potrebbe essere arrivato dalla Cina dove forse era già in uso nel X secolo. Dal nord-Africa il gioco si sarebbe diffuso in Spagna prima, in Italia dopo e poi in tutta Europa.
In italiano antico il gioco si chiamava naibi e in spagnolo naipes: la parola viene dall'arabo na'ib che significa rappresentante del re, una delle figure che componevano il mazzo e che corrisponderebbe secondo alcuni a quello che oggi è il fante (il jack inglese, valet francese, paje spagnolo e Bube tedesco), mentre secondo altri sarebbe proprio il re.
Maggiori certezze ci sono invece su chi ha inventato i Tarocchi, in particolare gli Arcani maggiori. Si ritiene che il gioco sia stato inventato nell'Italia del Nord, agli inizi del XV secolo (entro il 1420): le carte più antiche arrivate fino a noi sono infatti carte dipinte a mano per la nobile famiglia dei Visconti, i duchi di Milano. La parola "Tarocchi", invece, appare cento anni dopo, nel 1530, e si riferisce al "gioco dei tarocchi".
Sull'origine della parola Tarocchi ci sono varie ipotesi, alcune molto fantasiose:
- deriva da due parole egizie che significano "strada" e "re", Tar e Rog (o Ros), cioè la "Via del Re". Oppure, da Ta-urt / Tarut, la Grande Madre nella religione egizia.
- deriva da una parola araba, taraha, che significa "tara" (è quello che non si conserva, il superfluo che viene buttato via). Oppure da tarocco, cioè una varietà di arance; il nome è di origine araba perché sono stati gli Arabi ad introdurre questo frutto in Sicilia. Le prime carte, realizzate dagli arabi con fogli dorati decorati "a sbalzo" (a rilievo), erano definite "taroccate" perché ricordavano la buccia dorata e ruvida delle arance. O, ancora, dal verbo arabo taraqa, che significa "martellare" e dal punto di vista fonetico somiglia molto alla parola occidentale.
- deriva dall'italiano antico altarcare (dal latino altercari, cioè litigare con qualcuno), che è poi diventato altarocare, da cui taroccare, che significa "rispondere con un carta più potente": nel' interpretazione dei Tarocchi gli Arcani maggiori prendono le carte restanti. Nell'italiano di oggi "taroccare" significa falsificare (indossare un abito taroccato, cioè un abito firmato da un grande stilista ma non originale, fatto da altri).L'interpretazione dei Tarocchi subito diventa il passatempo preferito non solo della nobiltà, ma anche del popolo. E dei preti. Al punto che San Bernardino da Siena, nel 1423, durante una predica nella basilica di San Petronio a Bologna si scaglia contro i Tarocchi, definendoli creazione degli infedeli e "ingegnoso strumento del diavolo per spingere sulla via del peccato le anime elette che si sono votate a Dio", cioè i sacerdoti ed i monaci,ma saranno parole inutili,Marziano da Tortona - segretario di corte, erudito ed astrologo - ha creato un mazzo di carte. Secondo alcuni si tratterebbe proprio del gioco dei Tarocchi mentre per altri si tratta di carte didattiche, con illustrazioni ispirate alla realtà del tempo, fatte non per divertire ma per educare.I più antichi mazzi di Tarocchi esistenti sono tre e sono legati alla famiglia dei Visconti, i duchi di Milano (1412-1447), Questo non prova che i Tarocchi siano stati inventati nella Milano viscontea, ma è un indizio molto forte. Sappiamo poi che Filippo Maria Visconti era un appassionato del gioco delle carte,oggi presso la Yale University Library, Stati Uniti d'America.Ma esistono anche altre teorie sulla nascita dei Tarocchi, piu' o meno razionali. La piu' nota racconta che i Tarocchi sono molto piu' antichi e proverrebbero dall'Antico Egitto dei Faraoni cui furono donati dal dio Thot. Questa e molte altre ipotesi esoteriche sui Tarocchi si svilupparono fra il XVIII ed il XIX secolo a partire dagli studi pubblicati da Jean-Baptiste Alliette e Antoine Court de Gebelin, che ne postularono un'antica origine, non validata da alcuna fonte storica, legata ai miti dell'Antico Egitto o della Cabala ebraica. Il primo a lanciare queste teorie fu il poligrafo francese Antoine Court de Gebelin, alla fine del Settecento. Nella meta' del secolo seguente Alphonse Louis Constant, meglio conosciuto come Eliphas Levi, indico' le origini dei Tarocchi nella Cabala ebraica, per via del fatto che i Trionfi sono ventidue come le lettere dell'alfabeto ebraico.

La Feniceesoterismo.


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-TAROCCHI DEI VISCONTI-

-TAROCCHI DEI VISCONTI-
I Tarocchi dei Visconti sono affascinanti quanto misteriosi : legati a due famiglie, i Visconti e gli Sforza, che governarono la Lombardia dal XIII secolo in poi, sembrano rappresentare anche i componenti di queste dua potenti famiglie.Una delle cose che colpisce immeditamente alla vista dei Tarocchi dei Visconti, è la loro doratura: fondi con unità geometriche spesso abbinate a figure con ornamenti in oro. istruzioni interne.